Le piccole Società che per i costi insostenibili non fanno attività non ci stanno.

Trento, 27 ottobre 2021 - Succede nelle condizioni di polizza  o nelle garanzie degli elettrodomestici che nei paragrafi (quelli piccoli piccoli) ti infilino una condizione che prioritariamente non sia stata adeguatamente eleborata.  E' successo anche al   Comitato PROVINCIALE Trentino della Federazione ciclistica italiana, che nel comunicato n. 20 di data 26/10,  in calce ad un generico    “Calendario gare 2022”  ti infila una subdola e arbitraria tassa di 120 € in carico alle Società che non organizzano manifestazioni. Non è tanto per i 120 € ma  la questione diventa di principio. 

Nel sito nazionale della F.C.I.  alla voce “tasse federali” (che abbiamo adeguatamente  consultato) non figura a tutt’oggi una una voce come quella richiesta dal    Comitato trentino che  è quindi da ritenersi arbitraria, abusiva ma soprattutto inopportuna.

Sono anni che le Società cicloamatoriali in virtù del loro numero   e dei propri tesserati,  contribuiscono sostanzialmente (anche se indirettamente) alla gestione  dei loro   Comitati di appartenenza, ma puntare ancora una volta il dito verso queste Società (che nella fattispecie  sono quelle più interessate) sembra quasi persecutorio.

 

Ne sarà felice CARLO FILIPPI dell’ A.C.S.I al quale potranno rivolgersi  tutte le piccole Società che non intendono sottostare ad abusi e ricatti.

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