GLI ATLETI T.V.B. UNTERTHURNER SUPERSTAR. DOPO ANDREA ZAMPEDRI NUOVA INTERVISTA DI UNA RIVISTA NAZIONALE A DANIELE BERGAMO.

NEL DOWNLOADS IN FONDO ALLA PAGINA L'INTERA INTERVISTA IN FORMATO PDF.

 

 

DANIELE BERGAMO HA TRIONFATO

NELL’ULTIMA EDIZIONE

DELLA CHARLY GAUL (PERCORSO

CORTO). SCOPRIAMO COME

È NATA LA SUA IMPRESA

 

70

 

Centrare il podio alla Charly Gaul è sempre

motivo di grande orgoglio. Se poi sul

podio si sale sul gradino più alto allora è

davvero il massimo. Ma per questo meglio

lasciar parlare Daniele Bergamo che, col

primo posto ottenuto nel “corto”, è entrato

nell’albo d’oro dei vincitori di una delle

più belle e più dure granfondo che ci sono

attualmente sul nostro territorio nazionale.

 

Ciao Daniele, dopo i complimenti doverosi,

la domanda sorge spontanea:

come hai pianificato i tuoi allenamenti e

quanto tempo ci hai dedicato?

 

«Ho preparato la Charly Gaul nelle due

settimane precedenti. Il mio calendario

agonistico prevede molte gare in salita e

circuiti impegnativi quindi, non essendo

una gara particolarmente lunga, non ho

dovuto lavorare sul fondo, la mia preparazione

era già adeguata. Quest’anno mi

sono allenato molto sulla forza e i risultati

in salita mi hanno dato ragione. Del resto,

io non nasco come scalatore puro.

Ho sempre fatto bene nelle gare con brevi

salite, con poco recupero. Sono uno

scattista veloce. Purtroppo il calendario

Trentino Alto Adige offre quasi esclusivamente

gare dure e in salita. Negli ultimi tre

anni mi sono adeguato al calendario e con

allenamenti e preparazione mirata posso

definirmi pronto anche per questo tipo di

competizioni.»

 

 

Qual è stata la prima cosa che hai pensato

dopo aver tagliato il traguardo e

chi, ora, vorresti ringraziare per aver ottenuto

questo risultato così prestigioso?

 

«La prima cosa che ho pensato è stata la

soddisfazione per aver vinto. Vedere i sacrifici

ripagati è molto bello. La vittoria la volevo,

ero determinato. Negli ultimi due anni

avevo ottenuto un quarto e un terzo posto,

quest’anno non volevo sbagliare. Vorrei

ringraziare la società TVB Unterthurner di

patron Fontanari che ci mette una grande

passione e ci segue sempre, e i compagni

di squadra, soprattutto Silvano Janes che

mi ha dato un grande aiuto.»

 

Nel 2015 immagino ti presenterai ancora

ai nastri di partenza con un pettorale

da favorito.

 

È troppo presto per pensarci

ma credi di poter bissare l’impresa di

quest’anno?

«Assolutamente è troppo presto ora per pensare

al 2015, ho ancora molti appuntamenti

nel corso della stagione. Credo comunque

che se sarò al via lo farò da protagonista e

cercherò di vincere. Se poi qualcuno sarà più

forte di me gli farò i complimenti.»

Lavorando presso la Provincia Autonoma

di Trento si può dire che hai “giocato

in casa”.

 

Quanto conta per un trentino

DOC come te una vittoria così importante,

sulle strade di casa, tra la tua gente?

 

«È stata una soddisfazione particolare. Fino

ad oggi sono a sette vittorie assolute ma, per

la mediaticità della gara vista sui giornali e in

tv, questa vittoria è senza dubbio quella che

ha avuto più risonanza tra amici e colleghi.

Molti ti vedono, molti ti fanno i complimenti.

È un ulteriore motivo di soddisfazione.»

 

Dove e come trovi il tempo per allenarti?

Anche tu, come molti altri ciclisti amatori

(compreso il sottoscritto), sfrutti la pausa

pranzo rinunciando a un buon piatto

di pasta pur di ottenere quello che ti sei

prefissato?

 

«Io lavoro a pochi chilometri dal monte Bondone

quindi continuo su e giù (scherzo)! Mi

alleno spesso dopo il lavoro, nel pomeriggio

dopo le 17 oppure il sabato e la domenica.

Se non ho competizioni approfitto per allenamenti

più duri e più lunghi. Le mie uscite

sono di norma sulle due ore e a buon ritmo.

Faccio molta salita, almeno una salita di 5-6

chilometri ed oltre ad ogni uscita.»

E con la famiglia come la mettiamo?

Ovviamente non è facile far conciliare

le due cose; quali compromessi hai dovuto

mediare per fare tutti contenti ed

essere sempre performante, in gara e in

allenamento?

«Fortunatamente nella mia famiglia sono

tutti sportivi. Io ho iniziato nelle categorie

giovanili e dopo una pausa di qualche anno,

quando ho lasciato gli under23, ho ripreso

sempre con la presenza della famiglia.

Spesso mi seguono alle manifestazioni.»

Dopo il mese di agosto, in cui anche il

calendario agonistico tende ad andare

un pochino in ferie, ci avvieremo al gran

finale di stagione con delle belle granfondo.

 

Hai in programma altre gare o pensi

che per quest’anno possa bastare così?

 

«Credo di partecipare alla granfondo Prosecco

Cycling di Valdobbiadene (TV). Il mio

programma agonistico prevede ora alcune

gare impegnative in salita. Spero di aggiungere

altre vittorie a questa stagione che fino

ad ora mi ha reso felice. Il livello agonistico

in Trentino è molto alto; nelle gare dure ci

sono i migliori corridori italiani per la salita,

non è mai facile vincere. Ma ci proverò.»

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