NELLA RIUNIONE DEDICATA AL CICLISMO AMATORIALE TRIONFA IL "FUORI TEMA" GRAN FONDO E DISSERTAZIONI SULLA BOLGHERA PROTAGONISTI.


al link servizi dalle gare, la cronaca e le classifiche della gara d'esordio a colà.

 

TRENTO, 16 FEBBRAIO 2012. Nella riunione dedicata al ciclismo amatoriale si disserta troppo su granfondo e tempi di recupera alla BOLGHERA.

 

Pur apprezzando il lavoro di ANTONIO CORRADINI  che si è adoperato più del dovuto per convocare gli stati maggiori delle Società cicloamatoriale provinciali, non possiamo valutare l'incontro nel solo contesto positivo. Se il motivo della riunione era il ciclismo amatoriale   non si sono sicuramente ottenuti i risultati sperati. Dopo la prima breve introduzione di CORRADINI ha preso la parola il Presidente BROCCARDO che si è prodotto in un lungo   intervento di routine,  spaziando in una ampia  panoramica sul ciclismo in generale. A portarci fuori tema sono stati i due  interventi iniziali di ELDA VERONES della CHARLY GAUL  e WEISS della MARCIALONGA cycling. VERONES (alla quale riconosciamo le sue indubbie doti di organizzatrice e donna di sport)  ha ringraziato la FEDERAZIONE per l’apporto che  viene sempre concesso alla CHARLY GAUL non dimenticando la vecchia UDACE che è pur sempre stato L’ENTE che ha consacrato la gran fondo trentina fa le grandi. La palla passa poi all’organizzatore della Marcialonga Cycling (manifestazione che aveva poca a che vedere con il tema dell’incontro) ricordando che non si possono più organizzare gare con meno di 2000 partecipanti, dilungandosi poi in una dettagliata (troppo dettagliata) esposizione del percorso di gara. Va anche bene che ognuno tiri acqua al suo mulino ma l’incontro era stato programmato con un fine diverso e non per magnificare le proprie manifestazioni. A incanalare la discussione per il verso giusto ci ha pesato prima SILVANO FONTANARI e poi con ancora maggior enfasi e chiarezza  CHARLYE BONMASSAR che ha ribadito a chiare lettere  che pur apprezzando gli organizzatori delle GRAN  FONDO,  il tema da trattare era quello di un calendario gare troppo sparagnino, delle  difficoltà burocratiche se non dei costi organizzativi   e non quello di tessere le lodi agli organizzatori di grandi eventi. Tanto per restare ancora fuori tema Il presidente BROCCARDO si avventura poi in una estemporanea  disquisizione sui tempi di recupero, sul numero di scatti e sul  complesso quadro  fisico/recuperi   necessari durante  la “BOLGHERA”. Esaurita la dotta lezioncina di BROCCARDO la parola passa a UGO PERINI che (prima di venir zittito) inizia ad  illustrare  le proprie  5 manifestazione programmate e chiede quale possa essere la collaborazione della F.C.I trentina a proposito; la risposta  a  PERINI e vaga,  lacunosa e si esaurisce nell’affermazione che i Comitati periferici devono sottostare alle regolamentazioni imposte dalla F.C.I. Nazionale e non possono prendere iniziative autonome.  GIANNI BOSIN DELL' AURORA va poi al sodo dichiarando la propria disponibilità ad affiancare (per la parte tecnico/logistica)  alla manifestazione "TROFEO della VITTORIA" una gara riservata ai cicloa amatori.    Gli interventi si concludono con STEFANO VERNACCINI che sostanzialmente ricorda di essere andati fuori tema, ribadendo che il mondo cicloamatoriale e quello delle gran fondo sono due mondi completamente diversi e devono essere risolti con soluzioni differenti.  

Assieme a ANTONIO CORRADINI, STEFANO VERNACCINI, CHARLYE BONMASSAR e ROBERTO COLLINI, dovrebbero far parte della commissione ciclo amatoriale costituita ad hoc che però non è stata   ancora ufficializzata.

 

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