TUTTO CAMBIA PERCHE’ NULLA CAMBI. I TESSERATI A.C.S.I. non cambiano ENTE di promozione.


******** non dimenticate l'assemblea convocata per sabato alle ore 15.00

 

 MONTRESOR CONVOCA L’ASSEMBLEA

(nella foto a sx. i miracoli di photoshop, Il presidente .A.C.S.I. CICLISMO Trentino in una elaborazione in bianco nero. Clicca sulla miniatura.

 

 

TUTTO CAMBIA PERCHE’ NULLA CAMBI. I TESSERATI A.C.S.I. trentini  non cambiano (se lo ritengono opportuno) ENTE di promozione. 

 

TRENTO, 17 DICEMBRE 2013.

 

Quest’ultima settimana è stato un dilagare di Comunicati e controcomunicati L’ex U.D.A.C.E. a mezzo del suo organo d’informazione, La consulta Nazionale con Comunicato del 12/!2,  l’A.C.S.I. con comunicato del 16/12 (ieri) e l’ A.C.S.I. sezione ciclismo trentino con comunicato a data 11/12, contraddicendosi l’un l’altro ci hanno riferito tutto e il contrario di tutto, dimenticandosi che non è  necessario  il “genio della lampada” per capire che  gli ex tesserati udace per proseguire l’attività sono  giocoforza costretti a continuare il rapporto con A.C.S.I.  Si è subito interpretata come una bufala   quella riportata nel pen’ultimo comunicato da Paolo Montresor che riferiva. <<Informiamo pure che l’UDACE nazionale ha avviato nuovi rapporti con altro Ente di Promozione (che non esiste nella nostra Provincia)>> quale ultimo maldestro tentativo di voler ancora salvare una situazione oramai degenerata  quale ultimo colpo di coda per poter ancora   operare   in maniera autonoma.   

 I collonelli di BARBERIS si preparino a scucire  dalle loro divise alamari e galloni, c’è voluto quasi un anno per condurre alla ragione i più riottosi uomini del capo,  finchè  anche i COMITATI ribelli (quelli a suo tempo esclusi dai quadri A.C.S.I) sono rientrati volenti o nolenti nei ranghi, proponendosi di dimenticare definitivamente l’ acronimo U.D.A.C.E come richiesto dalle ferree disposizioni della CONSULTA NAZIONALE.

Arriva quindi a conclusione (forse) l’annosa querelle che ha impegnato Enti di promozione, Presidenti provinciale e anche chi vi scrive, oltre il dovuto,  nella speranza che qualche “presidente” oltranzista non decida per la guerriglia ad ogni costo magari portandosi sui monti telefono, fax tessere e stampanti

 

 

MA NON E' FINITA, DAL COMUNICATO CHE SEGUE LA CONSULTA NAZIONALE <NON HA CONCESSO>  MA CHIEDE AL PROPRIO UFFICIO DI PRESIDENZA IL PROVVEDIMENTO DI REVOCA RELATIVO ALLA SOSPENSIONE A.C.S.I.

 

 

Comunicato stampa dell'Ufficio di Presidenza Consulta Nazionale Ciclismo del 12-12-2013

L'ufficio di Presidenza della Consulta Nazionale Ciclismo, in relazione alla nota del Presidente Viti che chiede la revoca della delibera di sospensione dell’ACSI dalla Consulta precisa quanto segue :

la delibera è stata assunta dal Consiglio della Consulta e soltanto lo stesso organo che lo ha deciso, con il voto favorevole di tutti i componenti, escluso l’Avv. Borgna dell’ACSI, può , se lo decide, revocarla;

l'Ufficio di Presidenza della Consulta chiederà di convocare una riunione del Consiglio di Consulta per esaminare gli atti e gli impegni che l’ACSI ha evidenziato solo dopo la delibera di sospensione dell’ACSI dalla Consulta;

atto preliminare però ad ogni successiva azione è che l’ACSI provveda ad effettuare una comunicazione pubblica corretta , smentendo quanto gli viene riferito da organi stampa e cioè che l’ACSI attribuirebbe al CONI ed ai suoi Organi una presa di posizione che appartiene invece solo al Coordinamento degli Enti, che è soltanto un organismo consultivo tra gli stessi Enti;

si sottolinea infine che la Consulta è un tavolo di coordinamento tra gli Enti e la FCI, che vi aderiscono annualmente e che nominano i loro rappresentanti in Consulta, che possono anche sostituire o sfiduciare le persone delegate, come sembra abbiano fatto alcuni degli Enti ,in modo sorprendente ed in tempi successivi, dopo che essi hanno approvato la delibera di sospensione dell’ACSI.

F.to Ufficio di Presidenza Consulta Nazionale Ciclismo 

 

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