il presidente della f.c.i. trentina non è una entità celeste ma qualcosa di tangibile, che esiste veramente.

TRENTO, 18 SETTEMBRE 2013.

“Quando i bambini fanno oh …. un topolino …”

Con questa frase Povia, un cantautore italiano, inizia una canzone famosa che rappresenta il manifesto alla innocenza dei bambini, capaci di stupirsi per le cose semplici.

Ecco, anche noi abbiamo fatto “oh” alla presentazione del mondiale master perché abbiamo capito che il presidente della FCI trentina non è una entità celeste ma qualcosa di tangibile, che esiste veramente.
I dubbi che non fosse così erano crescenti nel tempo …

A luglio alla presentazione della Chiarlie Gaul a Palazzo Geremia veniva dato per disperso,  e in considerazione dell’importanza di questa manifestazione e prestigio per tutto il movimento trentino la sua assenza è stata una nota piuttosto stonata ….

 Prima dell’elezione avevamo sentito da lui grandi proclami che coinvolgevano anche i cicloamatori su strada, apposite commissioni, un rinnovato entusiasmo per questo mondo …. già si pensava di poter essere protagonisti di gare FCI per i master come ai bei tempi del Giro del Trentino, della Bolghera, della Trento-Ponte Alto…..
Gare da organizzare con la buona volontà di tutti ma anche con la spinta del comitato trentino, dei sui consiglieri, fra i quali troviamo anche ex cicloamatori fra i più corsaioli e convinti da quando esiste il ciclismo e che pur scoprendo la bici ben oltre i trent’anni sono diventati atleti di levatura nazionale ….

Concretamente però pur contando centinaia di tessere di cicloamatori il comitato trentino del nostro presidente non ha a calendario nessuna gara su strada (se non un paio di gare in salita)…. in pratica il nulla più assoluto …. però è riuscito a organizzare un anacronistico e incredibile campionato italiano della pista a Mori alla quale ha partecipato un solo atleta trentino e pochi altri ciclisti che arrivavano da altre regioni….

Anche all’APT di Trento devono aver fatto “oh” perché il presidente che si è materializzato ieri, per la fortuna dei presenti e per la stampa, anziché esaltare il successo annunciato di questo prossimo mondiale master UCI è riuscito a consigliare all’assessore  Mellarini di lasciar perdere con i cicloamatori e di dirottare le risorse per l’organizzazione di un mondiale professionisti su strada …

Forse la scelta di luglio non era stata poi così sbagliata …

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