l'UDACE PERDE LA PROPRIA IDENTITA

 

------------------------------------------

IL GIOVEDI’ NERO
 

DELL’UDACE.

 

 

°° L’UDACE PERDE IN UN SOLO GIORNO L’IDENTITA’ E L’AUTONOMIA.

°°  E SE E’ VERO CHE I TESSERATI SONO 22.000 ANZICHE’ 60.000, PERDE ANCHE LA FACCIA.

°° PRONTA LA REPLICA DELL'A.C.S.I. (UDACE) che precisa:
    (clicca qui)  
http://www.udace1.it/ 

 

 

 

TRENTO, 24 MARZO 2012.  Una situazione dove è vero tutto e il contrario di tutto, dopo le prime indiscrezioni sull'incontro fra i vertici della Consulta, l'UDACE e il C.O.N.I IL documento ufficiale apparso sul sito dell'UDACE  
Pur non avventurandoci  in valutazioni di sorta  vi esponiamo anche quanto riferito da alcuni siti di settore.

 

 “ Dal 26 marzo i tesserati UDACE non saranno più accettati nelle gare organizzate dalla Consulta e le ASD affiliate UDACE saranno invalidate dal CONI. Una vera e propria tegola sull “’ENTE do PROMOZIONE” e i suopi tesserati. Secondo la nostra fonte all'interno della Consulta, il CONI ha ben chiarito i fatti spiegando a UDACE la sua posizione di Ente NON riconosciuto (praticamente ritenendolo non oltre che una libera associazione sportiva). Situazione che poco è piaciuta al vice presidente Pier Angelo Negri, che ha invece tentato di sostenere la tesi che UDACE ha tutti i crismi e diritti per essere un ente riconosciuto. Inamovibile ovviamente il CONI il quale ha ribadito che UDACE di fatto, come ente, non esiste, pertanto tutto (e con tutto si intendono tesserati e società) dovrà passare sotto l'egida diretta di ACSI, facendo di fatto sparire il logo UDACE da tesserini e moduli di affiliazione. E il presidente ACSI Antonino Viti? Si è ritrovato in una situazione di una gravità a lui sconosciuta dove non ha potuto fare altro che mettersi a disposizione del CONI (nel tentativo di capire come sistemare la cosa). Cosa ne è emerso da questa riunione? Di fatto che UDACE conta 22.000 tesserati in tutta Italia (e non 60.000 come credevamo) e che Negri è sempre stato all'oscuro del fatto che questa “querelle” dura da anni, fin dai tempi dell'affiliazione con CSAIN.”

 

Sinterizzando:

 

il CONI, e non la Consulta, ha totalmente invalidato UDACE, i suoi tesserati e le sue società; il 25 marzo termina la deroga alla delibera della Consulta che torna così valida (nessun udacino alle gare della Consulta, nessun tesserato Consulta alle gare Udace). Quindi cosa si dovrebbe fare? In buona sostanza nulla di eccessivamente complicato, sulla carta: sarebbe sufficiente che tutti i tesserati UDACE diventassero tesserati ACSI, che tutte le società affiliate UDACE fossero affiliate ACSI e che tutti i comitati provinciali UDACE diventassero comitati ACSI con dirigenza ACSI. Cioè... l'estinzione di UDACE.

“Che ne sarà di noi?” è la voce degli udacini che si leva al cielo. Onestamente non lo sappiamo. Sappiamo però che alla luce dei fatti, la palla passa ora a Udace e che dal 26 marzo gli udacini potranno correre solo corse Udace e che le corse Udace vedranno solo la partecipazione dei loro tesserati. La prossima mossa è quindi lasciata alla presidenza nazionale UDACE che, si spera, si attivi per tutelare i 22.000 ciclisti e le chissà quante società che hanno dato loro fiducia.

 

 

Notizia dell’ultima ora. “Apprendiamo da fonte “ufficiosa” che l’UDACE NAZIONALE ha convocato per sabato 24 marzo una riunione straordinaria.”

lg md sm xs