°°°° mary modena del bicigrill sfida il comune di nomi -

°°° Ci ha lasciati giuliano miori. Scorri e vai al pezzo che segue

TRENTO, 08/03/2011. Il Bicigrill di Nomi è la porta d'Italia per gli amici ciclisti che vengono dal nord e dall'est dell'Europa ma soprattutto punto di ritrovo insostituibile delle migliaia di cicloamatori e cicloturisti che gravitano sulla città di TRENTO e ROVERETO: accoglie, rifocilla, assiste, informa il flusso cicloturistico, che è in continuo aumento lungo i 300 km di piste ciclabili presenti nelle vallate del Trentino.
La struttura, di proprietà del Comune di Nomi (TN) e finanziata dal Servizio Ripristino e Valorizzazione Ambientale provinciale, è stata progettata a suo tempo dal sindaco di Nomi, l'architetto Gianfranco Zolin.
Durante la stagione 2003 è stato gestito direttamente dalla FIAB, che l'ha lanciato come servizio al cicloturista e poi ha passato la mano alla locale Unione Sportiva. Dall'unione sportiva è stata poi ceduta in subaffitto alla Sig: MARY che ne ha curata la gestione fino al 2099 e nel 2010 in proroga annuale.
La ex giunta comunale aveva  a suo tempo deliberato che per proseguire nel rapporto fosse necessaria una gara d'asta pubblica che la giunta subentrante ha fatto propria stabilendo modi e tempi per la pubblicazione. Qualcosa probabilmente non è andato per il verso giusto in quanto i tempi per la pubblicazione del bando si sono dilatati a tal punto che per l'esamina  delle proposte d’asta si deve ora attendere il 21 di marzo. Si deve poi vedere l’esito delle proposte e sperare che nel bando sia anche richiesta la professionalità necessaria alla gestione di questo tipo di  struttura.

Le giornate ora si fanno belle, l'aria fredda punge meno e la ciclabile comincia ad esser frequantata anche da famiglie e bambini ma  è troppo triste   buttare l'occhio al bicigrill e vederlo ancora chiuso e male in arnese. Il ciclismo Trentino  si augura  che il Comune di NOMI adotti  rigore ma anche buon senso nell’affidare la gestione per i prossimi anni e che nell’aggiudicazione usi metodi di “buon padre di famiglia” preferendo chi  in questi anni ha gestito con capacità e simpatia il primo bicigrill Italiano.
 

Fin qui la teoria ma la pratica è in 'altra cosa. Oggi MARY MODENA ha aperto il locale.

P 

____________________________________

 

TRENTO, 08/03/2011. RIVA - Non c'è l'ha fatta Giuliano Miori, il motociclista rivano di 66 anni vittima domenica mattina dell'incidente in Val di Sogno. Dopo tre giorni di coma e dopo un intervento chirurgico tentato dai sanitari dell'ospale Borgo Trento di Verona, il cuore del rivano ha cessato di battere.
Poche, fin dalle prime ore dopo l'incidente, erano le speranze lasciate dai sanitari scaligeri ai familiari. Il trauma cranico subito nell'impatto contro un palo non gli ha lasciato scampo. Miori era in moto da solo, diretto verso Peschiera dove avrebbe partecipato ad un raduno di centauri bresciani e veronesi diretti al Santuario del Cristo della Strada. Voleva far benedire la sua Kawasaki quella mattina, e avrebbe fatto ritorno a Riva già domenica pomeriggio. Per cause non chiarite - l'ipotesi più credibile è quella di un malore - Miori ha perso il controllo della moto cadendo a terra e andando a sbattere contro quel palo. Giuliano Miori era persona molto conosciuta in tutto il Basso Sarca. Lascia la moglie Patrizia e il figlio Riccardo, che in questo momento stanno rientrando a casa da Verona.

 GIULIANO MIORI, figura di spessore  che i cicloamatori trentini ricordano per il suo ruolo di Presidente del Moto Club Riva. MIORI era conosciuto come persona di grande disponibilità, simpatia e per gli incontro quasi settimanali che lo portavano alle gare ciclistiche, dove svolgeva il ruolo di capo scorta nei servizi di moto staffetta.

GIULIANO se lo è portato via la sua passione per la motocicletta, vittima di un tragico incidente che non le ha lasciato via di scampo. 

---------------------------------------------------

lg md sm xs